Qual é uno di momenti piú sfidanti e difficili nei primi mesi di vita di un bambino?
Se ponessimo questa domanda alle famiglie, la maggior parte ci parlerebbe delle coliche.
Ci racconterebbe di episodi di pianto che durano ore, tipicamente alla sera, e di lunghi viaggi in macchina notturni, senza meta, ma con il solo obiettivo di far calmare il proprio bimbo.
Ma cosa sono davvero le coliche ?
In generale si definisce colica un episodio di pianto inconsolabile che può durare anche diverse ore, e che tipicamente si verifica in orario serale. Durante questi episodi il bambino tende a irrigidirsi, flettere le gambe sulla pancia, diventare rosso in volto ed eliminare l’aria.
Generalmente si manifestano intorno al mese, mese e mezzo di vita e tendono a scomparire intorno al terzo, quarto mese di vita.
Cosa provoca quel pianto non è chiaro, ma possiamo immaginare due ipotesi. La prima che si tratti di un problema intestinale e più precisamente di aria accumulata nell’intestino del nostro bimbo (coliche gassose); la seconda è che sia la conseguenza di una immaturità dello sviluppo emotivo che porta il piccolo ad avere difficoltà a regolare la durata del pianto e ad elaborare ed integrare i tanti nuovi stimoli della giornata.
Come possiamo aiutare il nostro bimbo con le coliche ?
- Prima cosa fondamentale, mantenere la calma. Non è facile, il pianto nasce proprio come segnale di allarme, come richiamo per l’adulto che deve accudire il bambino. È lo strumento di comunicazione che l’evoluzione ha selezionato perché efficace a garantire la sopravvivenza del cucciolo. Fondamentale però respirare, creare un ambiente tranquillo e calmo, diminuire gli stimoli sonori e optare per luci soffuse.
- Dopo aver fatto un bel respiro, chiedersi perché il nostro bimbo piange, così da escludere le cause più semplici di pianto. Ha fame ? Ha caldo o freddo? Necessita di cambiare il pannolino?
- Il contatto pelle a pelle aiuta a calmare il nostro bambino; molto utile potrebbe essere portare il bambino in fascia o con il marsupio.
- Cullare il bambino con movimenti dall’alto verso il basso, con il bimbo a pancia in giù sul nostro avambraccio.
- Proporre il seno o il ciuccio
E per prevenire o ridurre la frequenza degli episodi di coliche ?
Se riconosciamo una causa intestinale, il pianto è causato dalla contrazione eccessiva e dolorosa della muscolatura involontaria della parete intestinale in seguito alla eccessiva presenza di aria.
Può quindi essere utile:
- Rilassare la muscolatura intestinale attraverso l’osteopatia.
- Favorire la emissione di aria e rilassare la muscolatura intestinale attraverso il massaggio dell’addome. Piccole sequenze ripetute anche ad ogni cambio di pannolino possono aiutare il nostro bambino. I movimenti devono essere delicati; con il bambino a pancia in sù utilizzare due dita per fare movimenti circolari nell’addome, in senso orario. Molto utile anche sollevare le gambe del bimbo, flettere le ginocchia e portarle vicino alla pancia, e poi rilasciare.
- Migliorare il microbiota intestinale attraverso l’uso di probiotici. Una disbiosi infatti potrebbe comportare sia a un’alterata motilità intestinale che a un incremento della produzione gassosa con conseguente dolore e tensione addominale. In particolare è stata dimostrata una riduzione degli episodi di coliche con l’utilizzo continuativo del Lactobacillus reuteri e in altri studi con l’uso del Bifidobacterium bifidum PRL 2010.
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